IL PLASTICO DELLA FRANA DI SARNO

 

Il 5 maggio del 1998 una lunga serie di frane colpì le province campane di Salerno, Avellino e Caserta. I comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello furono investiti da 2 milioni di metri cubi di materiale. Morirono 160 persone, le case distrutte furono 178, 450 quelle danneggiate. In migliaia rimasero senza casa. L’alluvione di Sarno fu il più grave dissesto idrogeologico della storia italiana dopo i tragici eventi del Vajont in Friuli (1963) e di Stava in Trentino (1985). Delle 160 persone decedute, 137 morirono a Sarno; di queste, 136 si trovavano nella frazione di Episcopio.

In occasione del 25° anniversario dell’alluvione, gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado del plesso Episcopio hanno voluto ricordare il triste evento con la realizzazione di un plastico tridimensionale che raffigura la discesa delle colate di fango sul proprio borgo.



Con l’aiuto delle insegnanti di Tecnologia e l’utilizzo di materiali molto semplici come cartoncini, tempere e colla vinilica, è sato riprodotto in scala il tessuto viario e urbano di Episcopio, il monte Pizzo d’Alvano e i nuclei abitativi coinvolti.

Il progetto parte da una semplice base in cartone, sulla quale è stato riportato il tessuto viario, utilizzando come fonte Google Maps. Il punto di riferimento da cui partire per la costruzione del plastico è stata la collina sulla quale si erge la scuola, la piazzetta e il Duomo di Sarno. Solamente questo nucleo, rispetto al resto, è stato rialzato, per riprodurre l’orografia del territorio. Questa scelta è stata fatta con l’intento di aiutare gli alunni a riconoscere i punti di riferimento spaziali della scuola e del Duomo e a sapersi orientare rispetto al resto del territorio.

Intorno a tale nucleo si è riprodotto il gruppo montuoso di Pizzo d’Alvano alle spalle della collina, utilizzando carta roccia da presepe e colla vinilica. Con la cartapesta, ottenuta utilizzando carta igienica, colla vinilica, acqua e farina, si è assicurato l’incollaggio della carta roccia alla base e sono stati riprodotti i 3 solchi delle frane che hanno interessato Episcopio.

I caseggiati sono stati realizzati dagli alunni con cartoncino, utilizzando la tecnica dello sviluppo dei solidi per ottenere perfetti parallelepipedi, di diversa dimensione. Sono stati scelti 3 colori: il bianco per le abitazioni che non sono state interessate dalla frana, il rosso per le abitazioni distrutte dalle colate di fango, il giallo per la scuola. La base è stata poi colorata con tempera verde, i nomi delle strade sono stati riportati con pennarello nero indelebile, mentre le colate di fango sono state prima colorate con tempera marrone e poi ricoperte con orzo da cucina, per simulare il terreno. Infine, sono state aggiunte bandierine con il numero dei rispettivi morti nelle strade interessate, a memoria delle vittime e a monito delle generazioni future (i dati riportati sono quelli ufficiali, pubblicati dalla Protezione Civile).

Il progetto ha visto entusiasmo e grande partecipazione da parte degli alunni, ma soprattutto molto interesse da parte dell’intera comunità scolastica, insegnanti, alunni dei diversi gradi di istruzione e collaboratori. Ciascuno, osservando il plastico, aveva un ricordo o un racconto legato al tragico evento e questo dimostra che purtroppo, a distanza di 25 anni, l’intera comunità è ancora scossa da quanto accaduto. Gli stessi alunni, durante la costruzione del plastico, ci tenevano a riportare alle insegnanti i racconti tramandati dai genitori o dai nonni e una frase su tutte è rimasta impressa nei loro cuori:<< Non deve accadere mai più!>>.


Il plastico rimarrà in esposizione all’interno dell’atrio di ingresso della scuola e servirà a far riflettere la comunità scolastica su quanto accaduto, a far comprendere quali conseguenze negative sul territorio possono avere scorrette azioni personali e collettive e soprattutto servirà ad educare le presenti e future generazioni al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente.

 

Se ricordare è doloroso, dimenticare è facile.

 





 

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